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L'AMENÀNO, QUESTO FIUME SEMISCONOSCIUTO

  • Immagine del redattore: Sharon e Attilio
    Sharon e Attilio
  • 14 mag 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Certamente alcuni sanno che, sotto la città di Catania, scorre un fiume, chiamato Amenano (e una volta denominato anche Judicello): il nome Amenano è classico, in quanto già in uso presso i Greci e i Romani.

Questo corso d'acqua, proveniente presumibilmente dalle pendici dell'Etna, nei secoli scorsi scorreva in superficie e formava pure uno specchio d'acqua: il Lago di Nìcito. Questo lago e il corso conclusivo del fiume vennero coperti dalla lava durante l'eruzione del 1669, ma sul sito di quello specchio d'acqua ormai interrato corre oggi l'omonima Via Lago di Nicito (nei pressi dell'Ospedale "Garibaldi" vecchio).

La reale lunghezza del fiume è sconosciuta. Oggi l'Amenano è visibile nell'angolo di Piazza Duomo che si affaccia sulla Pescheria, sotto la fontana che i catanesi chiamano "l'acqua o linzòlu", con ogni probabilità perché dalla fontana il liquido torna a gettarsi nel fiume formando come un ampio lenzuolo piatto (ma il nome potrebbe pure fare riferimento ai panni che anticamente venivano lavati dalle donne in quel luogo).

Poco più avanti nel suo corso, l'Amenano è stato di recente reso visibile all'interno della Villa,Pacini, il giardino pubblico che si affaccia su Piazza Alcalà e che i catanesi definiscono "a villa e varagghi", cioè la " villa degli sbadigli", dove va a sonnecchiare chi non ha impegni.

Infine il fiume si getta in mare all'interno del porto di Catania, oltre la Villa Pacini (a proposito: Giovanni Pacini fu un musicista nato a Catania, dove i genitori, non siciliani, si trovavano quando il bambino venne alla luce. Quindi Catania ha dato i natali a ben due grandi musicisti: Bellini e Pacini).

La Fontana dell'Amenano venne realizzata nel 1867.


Attilio Leone

Sharon Buffone




 
 
 

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