Quante grammatiche?
- Sharon e Attilio
- 2 mar 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Siamo abituati a intendere la Grammatica come una materia unitaria, ma in realtà lo studio grammaticale può essere impostato secondo diversi punti di vista.
Normalmente gli studi grammaticali dovrebbero descrivere il funzionamento di un linguaggio in tutti i suoi aspetti (vocaboli e loro forma, costruzione delle frasi, punteggiatura e via dicendo). Questa è la Grammatica Descrittiva e può studiare qualunque linguaggio, dialetti compresi.
Ma per le lingue di uso ufficiale occorre anche una Grammatica Normativa, che fornisca delle regole comuni per tutti coloro che devono utilizzare quel linguaggio, a livello orale e soprattutto scritto. Si pensi cosa succederebbe se gli abitanti delle diverse parti dell'Italia utilizzassero l'italiano senza attenersi a un certo numero di norme comuni: ad esempio, un documento ufficiale emanato in Calabria rischierebbe di non essere compreso in Liguria o in Sardegna; e in Parlamento, un deputato siciliano avrebbe difficoltà a intendere le parole di un deputato veneto o valdostano.
Se poi mettiamo a confronto il funzionamento di due o più idiomi, stiamo facendo Grammatica Comparata.
Normalmente le grammatiche scolastiche sono per lo più descrittive (però basandosi sul linguaggio cosiddetto "corretto"), ma negli esercizi per gli studenti possono contenere ampi spazi normativi.
Alcune grammatiche scolastiche, per esempio di Latino, possono contenere spunti di Grammatica Comparata o spunti che rimandano alle trasformazioni della lingua nel tempo (Grammatica Storica).
Attilio Leone
Sharon Buffone
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